Pensioni, INPS fa il ricalcolo: come cambia il tuo assegno

INPS sta provvedendo ad aggiornare le pensioni di alcune categorie di persone. Questi sono i requisiti e le simulazioni con gli importi.

Andare in pensione è di per sé un traguardo per moltissimi lavoratori. Si tratta di quel momento in cui si smette di lavorare e ci si può dedicare alle proprie passioni in maniera totale.

novità da inps sulle pensioni
INPS aggiorna le pensioni di questi lavoratori (foto FB INPS) – ilteatrofabene.it

She siano dentro casa o fuori casa poco importa. Ogni anno vanno in pensione moltissime donne e moltissimi uomini e, in base a una serie di calcoli, ricevono quanto dovuto. Ma, e succede periodicamente, INPS è ora alle prese con alcuni ricalcoli per una categoria di pensionati e di pensionate. Queste persone stanno quindi per ricevere più soldi.

Perché INPS sta provvedendo al ricalcolo delle pensioni?

La pensione fa parte, come lo stipendio, di quello che viene stabilito nel contratto che ogni lavoratore firma. Per alcune categorie, come sono per esempio gli statali, il contratto si rinnova periodicamente con aggiustamenti e cambiamenti che possono portare anche cospicui aumenti in busta paga. L’ultimo contratto era scaduto nel 2021.

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Pensioni più importanti per gli statali, ecco il motivo – ilteatrofabene.it

Il rinnovo è avvenuto in ritardo rispetto alla scadenza e questo ha significato per tutta una fascia di lavoratori diventati pensionati il non poter ricevere un compenso adeguato a quello che sarebbe stato se il contratto fosse stato rinnovato nei tempi. Per questo motivo, INPS, con una procedura d’ufficio, sta provvedendo a ricalcolare le pensioni per chi ha lasciato il lavoro tra il 2021 e il 2023. I calcoli, come accennato, sono fatti d’ufficio e in maniera automatica.

Questo significa che non c’è necessità di inviare nessuna richiesta specifica a nessun ente. Il che è un aspetto positivo di questo genere di procedure. L’aspetto meno positivo è che c’è il rischio che le cifre dovute arrivino ma non rapidamente. Potrebbero volerci infatti anche anni prima di vedersi accreditare il denaro in più per le mensilità che avrebbero dovuto già godere della pensione aumentata.

Ma di quanto dovrebbe aumentare? In totale gli ex statali e le ex statali dovrebbero vedersi accreditare poco meno di 200 euro in più al mese, esattamente come chi è ancora al lavoro. L’aumento è però calcolato al lordo, il che significa che sulle circa 180 euro in più che si dovrebbero percepire vanno comunque calcolate alcune imposte. C’è poi da tenere presente che ci sarà anche il ricalcolo non solo della pensione mensile con le nuove cifre ma anche di quanto finora ricevuto per il TFR.

Questo meccanismo si genera perché l’aumento avrebbe dovuto riguardare lo stipendio e in base allo stipendio si versa una percentuale per i contributi. Con questo meccanismo ovviamente le cifre che tanti si aspettano di vedere saranno più interessanti. Come già accennato, e come già sperimentato da moltissimi statali, c’è però da aspettare. Le tempistiche dell’Istituto Nazionale di Previdenza sono infatti molto dilatate nel tempo, ciò significa che occorrerà avere pazienza ma che comunque i soldi, se spettano, arriveranno.

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