Don Matteo, problemi per il ruolo di Raoul Bova: telespettatori senza parole

In attesa di vedere la nuova stagione di Don Matteo, sono emerse alcune indiscrezioni in merito al ruolo di Raoul Bova nella parte.

È tutto pronto per il ritorno in TV di una delle fiction più amate e seguite dai telespettatori che ritroveranno sul piccolo schermo parte dei loro personaggi preferiti. Come è noto ormai da tempo, non ci sarà Terence Hill, ma al suo posto ritroveremo Raoul Bova, perfettamente integrato nei panni di Don Massimo, il nuovo parroco della Chiesa.

Don Matteo: problemi ruolo Bova
Problemi per il ruolo di Bova nella fiction (IG @donmatteorai) – ilteatrofabene.it

L’attore romano è entrato ufficialmente nel cast della tredicesima stagione di Don Matteo, facendosi conoscere gradualmente dal pubblico che lo ha visto indossare i panni di Don Massimo, un sacerdote dal passato controverso e misterioso. Un profilo che sarà da scoprire anche durante la quattordicesima stagione che arriverà su Rai Uno dal prossimo autunno e porterà con se una serie di novità. Tuttavia, in questi giorni sono emerse alcune indiscrezioni riguardo il ruolo di Bova.

Don Matteo, dubbi sul ruolo di Raoul Bova: la verità

L’arrivo di Raoul Bova nel cast di Don Matteo ha suscitato pareri contrastanti tra il pubblico. C’è chi ha accolto la novità positivamente e chi, invece, continua ad avere dei dubbi. In merito all’argomento si è espresso anche Alessandro Cecchi Paone nella sua rubrica settimanale sul magazine Nuovo Tv, in cui risponde alle domande e curiosità dei lettori.

Don Matteo: ruolo Bova
Cecchi Paone parola di Bova in Don Matteo (IG @donmatteorai) – ilteatrofabene.it

Un lettore del settimanale ha avanzato dei dubbi in merito al ruolo di Bova. “Sarà anche bello, ma mi sembra che non regga il confronto con Terence Hill”, si legge, per poi aggiungere che secondo lui Hill era calato meglio nella parte. “La figura di Bova non mi convince”, ha poi aggiunto.

La risposta di Cecchi Paone a questi dubbi non è tardata ad arrivare. “Come non era realistico il curato di campagna che gira in bicicletta con la tonaca lunga di Terence Hill, così non lo è la versione aitante di Raoul Bova. – ha risposto il giornalista. – Le due figure sono state ideate per suscitare simpatia nei telespettatori”, ha poi spiegato senza giri di parole.

Il conduttore televisivo ed ex naufrago ha poi aggiunto un altro pensiero: “La realtà, lo sanno anche gli autori della fiction, è diversa: come ricorda il Papa, i seminari sono vuoti e gran parte dei sacerdoti viene da Africa e Asia, ha sottolineato, mettendo in evidenza una discrepanza tra la finzione e la realtà.

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