Con il digitale terrestre difficoltà a vedere i canali? C’è un motivo dietro a tutto questo, per molti ancora ignoto.
Il 28 agosto, durante le ore notturne e le prime luci dell’alba, si è verificato il fenomeno denominato ‘switch-off‘ ovvero la transizione verso il digitale terrestre, garantendo così la visione in alta definizione per tutti i canali televisivi. Una data che ha creato non poca agitazione a causa dell’assoluta incertezza post-operazione e quindi la ricerca dei propri programmi preferiti. I primi canali che hanno subìto, per primi, questo passaggio sono i seguenti: Rai Storia, Rai Radio 2 Visual e Rai Sport.
Ma cosa succede qualora non si riuscisse a vedere nuovamente tutti i canali e soprattutto perché? Si cela una spiegazione che spazza via ogni dubbio, finalmente. La soluzione più spontanea sarebbe la sintonizzazione di esse ovvero riprogrammarli fino alla loro visibilità in chiaro. Tuttavia non è così agevole perché molto spesso accade il contrario, destando, dunque, una reazione di panico. Nulla da temere, la ragione è presto detta, anche per risolvere la situazione.
Digitale terrestre, non si vedono i canali? Il vero motivo
La televisione secondo il nuovo standard DVB T2 (Digital Video Broadcasting – 2° Generation Terrestrial ndr). Man mano il trasferimento delle reti si potrà dire completo e conseguentemente si vivrà una inedita esperienza visiva. Ma prima risulta doveroso capire se il proprio schermo sia compatibile con l’attuale formato. Fino al 28 agosto il canale 588 fungeva da test ma ora parrebbe rimosso da tale funzione. Al momento una (temporanea) confusione sebbene work in progress.
Come consigliato poc’anzi, la sintonizzazione automatica dei canali costituisce un’ottima prova ma qualora non fosse possibile ritrovarli, dopo svariati tentativi, le cause potrebbero essere molteplici, innanzitutto, quella più plausibile, ovvero la non compatibilità della TV con il sistema DVB T2. In questo caso si aprono tre alternative: rinunciarvi, optare per un decoder aggiuntivo oppure acquistare un nuovo modello televisivo, di ultima generazione. Non sempre, però, la ‘colpa’ è imputabile a tale dissociazione.
Seppur non vi siano dati certi può capitare anche che sia l’impianto d’antenna, magari precario, a non ricevere bene il segnale. Infatti il DVB T2, caratterizzato da una maggior banda passante, richiede un rapporto segnale-rumore più elevato rispetto alla versione precedente (DVB T). Perciò è probabile che determinate installazioni ricettive non siano più in grado, specialmente dopo l’avvenuta transizione. In conclusione, si voglia suggerire di vagliare step by step le alternative, in base ai problemi che si presentano.