Sebbene gli anni in cui il Covid-19 ha raggiunto il suo picco siano passati, non siamo ancora al sicuro. I ricercatori hanno scoperto una malattia correlata al virus che potrebbe anche essere mortale.
Impossibile dimenticare quanto vissuto nel periodo di diffusione del Covid-19. Tutto il mondo è stato costretto a fermarsi e, in molte situazioni, il panico ha preso il sopravvento: basti pensare agli assalti a farmacie e supermercati. L’arrivo dei vaccini ha giocato un ruolo centrale nel contenimento dal virus, portando ad un drastico calo dei casi. Il peggio sembrerebbe essere ormai passato, eppure una recente scoperta ad opera di un gruppo di ricercatori ha lanciato un nuovo allarme.
Era il 2020 quando, in diversi Paesi europei, si sono iniziati a riscontrare casi di pazienti affetti dal Coronavirus. Solamente qualche mese prima, nella città di Wuhan (in Cina) erano stati identificati i sintomi di quella che in un primo momento venne descritta come una “polmonite di causa sconosciuta”. A partire da allora, la vita di ognuno di noi è stata sconvolta dalla pandemia che in pochissimo tempo ha preso piede in tutto il mondo.
Il Covid ha portato a milioni di morti e le conseguenze del virus si sono riversate anche sull’economia internazionale, determinando una crisi dovuta allo stop produttivo. Oggi siamo finalmente tornati alla “normalità” di cui tanto si è parlato durante la pandemia, riprendendo le nostre vite e non dovendoci più attenere alle regole di distanziamento. Ma possiamo dire che il virus non sia più un problema? A quanto pare, no: la scoperta di un team di studiosi ha messo in luce una nuova malattia che sarebbe legata proprio ad esso.
Covid-19, l’allarme degli esperti: cosa è stato scoperto sulla nuova malattia legata al virus che preoccupa
Si chiama MIP-C la patologia dai risvolti mortali che, come spiegato dai ricercatori che l’hanno scoperta, colpisce i pazienti affetti dal Coronavirus. Il gruppo, diretto dal Dipartimento di Reumatologia dell’Università di Leeds e dall’Università della California, ha lavorato ad un’allarmante indagine pubblicata sulla rivista eBioMedicine sotto il coordinamento di Dennis McGonagle.
Lo studio ha preso in esame 60 casi e sono 8, in totale, le morti riportate. La malattia presenta similitudini con la dermatomiosite anti-MDA5 positiva, responsabile dello sviluppo di una pericolosa patologia polmonare interstiziale, la quale potrebbe determinare il decesso di chi ne è affetto. A provocare la comparsa di questa rara malattia sono gli anticorpi che vanno ad attaccare l’enzima MDA-5.
Negli ultimi tempi, in Gran Bretagna è stato segnalato un incremento dei casi di dermatomiosite anti-MDA5 positiva e, secondo gli esperti, potrebbe esserci un collegamento tra la variante della malattia e il Covid-19. La MIP-C si contraddistinguerebbe per la sua progressione e per la sua mortalità. Inoltre, a detta degli studiosi, questa non sarebbe circoscritta solamente al Regno Unito: ci sarebbe anche altri casi nel mondo, ma per il momento non è possibile accedere a tutti i dati necessari.